Le Terre Naturali coloranti necessitano di alcune semplici lavorazioni che le rendono adatte ai diversi usi previsti e l’accuratezza necessaria varia in base alla tipologia di pigmento trattato. Lo scopo principale di questa operazione è quello di pulire la terra dalle impurità che possono nuocere alla qualità del pigmento e di conseguenza alla qualità del colore da esso ottenuto. Il “lavaggio” da dunque vita ad un prodotto molto più fine che ha un potere colorante maggiore e che permette di raggiungere alti livelli di saturazione del colore.

I Pigmenti Naturali tradizionali sono sempre ottenuti dalla natura
Terre Coloranti Naturali – Le Fasi Della Creazione
La Coltivazione Selettiva
Il primo vero processo di selezione viene fatto a mano direttamente nei luoghi d’estrazione e questo processo è estremamente importante in quanto la qualità di una terra colorante può cambiare significativamente anche quando è proveniente dallo stesso giacimento. Grazie a questa preselezione è possibile ottenere pigmenti più puri che si prestavano alla creazione di molte più sfumature di colori in virtù del loro maggiore potere colorante.
La Prima Frantumazione
Le terre coloranti, che hanno una granulosità che varia dalla tipologia ai luoghi d’estrazione, subiscono un primo processo di frantumazione per ottenere una prima polvere grossolana che meglio si presta alla successiva operazione di lavaggio e levigazione della terra naturale. Questo processo non è necessario per tutti i pigmenti coloranti ed alcuni più di altri si prestano ad un’impiego della polvere grezza anche se in generale tutte le terre naturali di alta qualità come le ocre necessitano obbligatoriamente delle operazioni di purificazione.
Il Lavaggio
Le terre naturali grossolane ottenute dalla prima frantumazione venivano inizialmente impastate con una modesta quantità d’acqua dolce e lasciate a riposo per alcuni giorni in una sorta di processo di “macerazione” che avveniva in grandi vasche con bordi bassi e fondi impermeabili. Successivamente, tramite l’utilizzo di sifoni e saracinesche, l’acqua sovrastante viene rimossa e viene immesso un nuovo getto d’acqua pulita facendolo arrivare dal basso in modo che le terre naturali rimangano sospese invece che restare accumulate sul fondo. A questo punto la miscela di acqua e pigmenti naturali scende verso il basso dove sono predisposti dei setacci fini che separano definitivamente le terre coloranti dalla maggior parte dall’acqua e da dove vengono raccolte con grossi cucchiai
La Rimozione Dell’Acqua
La rimozione completa dell’acqua è una parte molto importante del processo di preparazione delle terra naturali per il loro impiego come pigmenti coloranti. Per questa ragione il processo finale del lavaggio è molto importante e si è soliti raccogliere le terre naturali in grandi sacchi di tela a maglia spessa che hanno lo scopo di far passare il liquido senza lasciar passare la terra solida e continuando così l’operazione di filtraggio anche dopo aver raccolto il materiale. Dopo qualche giorno all’interno di questi sacchi le terre naturali sono pronte per essere essiccate.
L’Essiccazione
Per le terre naturali più comuni per il processo di essiccazione è sufficiente stendere il materiale al sole, metodo più antico e tradizionale. Questo viene solitamente fatto all’aperto in grandi essiccatori costituiti da cassette di legno a bordo basso e a fondo scanalato che vengono disposte su cavalletti in legno. Questo è solo uno dei processi di essiccazione che sono stati sperimentati nei secoli per questo processo avendo da subito capito quanto questa fase sia determinante per la qualità del pigmento ottenuto. Alcune terre naturale delle più pregiate subivano poi un’ulteriore processo di setacciatura prima di essere conservata in barili di legno.

Varietà di Pigmenti Naturali ottenuti per macinazion
Le Terre Coloranti Tradizionali Oggi
Oggi molte delle terre coloranti vengono prodotto in laboratorio e dunque molti di questi prodotti artificiali non necessitano di alcun processo di “purificazione” dato che vengono realizzati in modo industriale e questo perchè l’industria di oggi votata principalmente al profitto, non può permettersi i tempi e gli spazi necessari per effettuare questa operazione in modo tradizionale. E’ quasi inutile dire che questo processo da risultati che sono simili solo ad un’occhio disattento ed inesperto. Abbiamo visto infatti quanto anche ogni singolo processo di preparazione delle terre coloranti, per quanto semplice, incide in modo significativo sul colore e ogni singola tappa della preparazione ha una sua funzione specifica in un processo che ha attraversato i secoli restando pressoché inalterata. Attulamente sono poche le pregevoli eccezioni che continuano a produrre le terra naturali con i metodi tradizionali e che portano avanti una cultura antiche che oggi è più che mai necessaria nelle opere di restauro conservativo e per gli interventi decorativi in palazzi e appartamenti di valore storico.
Per chi volesse approfondire questi argomenti consigliamo la lettura del saggio “Terre Coloranti Naturali e Tinte Murali A Base Di Terre” a cura di Paolo Scarzella e Pietro Natale