• Colori Preferiti di Kandinsky

I Pigmenti Preferiti da Wassily Kandinsky

Wassily Kandinsky (1866–1944) affrontò il colore come materia emotiva, fondendo tradizione pittorica e innovazione chimica per dare voce all’astrazione. Nelle sue tele – dai primi acquerelli di ispirazione folcloristica ai grandi oli del periodo Bauhaus – ogni pigmento veniva scelto in funzione del suo “suono” cromatico, preparato in bottega come un musicista accorda i propri strumenti. Gli inventari del Bauhaus di Weimar documentano ordini per piombo bianco, bianco di zinco, cadmio giallo e blu di Prussia, mentre le analisi XRF condotte sul fondo delle sue opere conservate al Solomon R. Guggenheim Museum confermano la presenza di vermiglione, viridiano, ultramarine e ocra goethitica . Ripercorrendo oggi la tavolozza di Kandinsky entriamo in un laboratorio in cui la materia pittorica diventa strumento per tradurre su tela le frequenze invisibili dell’anima.

I Pigmenti della Tavolozza di Kandinsky

Wassily Kandinsky sperimentò incessantemente con i colori, combinando pigmenti tradizionali e innovazioni chimiche per tradurre in pittura la musica delle forme e delle emozioni. Analisi non invasive XRF e studi su campioni prelevati da opere datate tra il 1910 e il 1934 presso il Solomon R. Guggenheim Museum hanno identificato un ampio spettro di pigmenti, tra cui piombo bianco, bianco di zinco, cadmio giallo, giallo al cadmio ossalato, ocra (goethite), blu di Prussia, blu oltremare, verde veridiano, vermiglione, carboncino nero e lacca rossa organica.

Blu Oltremare

COLORE: Blu Vivo

ORIGINE: Afghanistan

Sebbene raro e costoso, Kandinsky lo utilizzò in pochi punti focali per evocare spazialità eterea. In alcune tele del 1911–1914 è stata rilevata la presenza di blu oltremare sintetico come sostituto del prezioso minerale naturale, sfruttato per il suo effetto sognante.

Giallo Cromo

COLORE: Giallo Brillante

ORIGINE: Francia

Il Giallo Cromo divenne uno dei gialli di riferimento per Kandinsky, grazie alla sua intensa luminosità e coprenza. Lo impiegava in campiture ampie per tracciare le prime forme della composizione e per creare contrasti vibranti con i toni più scuri. In molte opere del periodo russo e bauhaus, analisi al Guggenheim hanno evidenziato strati di Chrome Yellow applicati sia puri, sia mescolati in velature con Bianco di piombo, per ottenere variazioni tonali che oscillano dal giallo saturo al crema caldo.

Nero Carbone

COLORE: Nero Scuro

ORIGINE: Europa

Il nero organico veniva usato per tracciare contorni sottili e per stemperare passaggi tonali. In alcuni studi del Guggenheim la presenza di carbonio nero è stata confermata nei primi strati di bozza, impiegato come carboncino liquido per preparare la composizione prima dell’applicazione dei colori.

Blu di Prussia

COLORE: Blu Scuro

ORIGINE: Germania

Un blu profondo e stabile, il blu di Prussia veniva impiegato da Kandinsky per definire perimetri o per intensificare i contrasti tra le forme colorate. In molte opere del periodo russo, il pigmento appare in linee e punteggiature vuote, creando un senso di profondità e ritmo cromatico.

Giallo Cadmio

COLORE: Giallo Accesso

ORIGINE: Europa

Il cadmio giallo offriva a Kandinsky un giallo puro, vibrante, in grado di dominare la composizione senza mescolarsi. Lo applicava in impasti corposi per le campiture più intense, o in velature per ottenere scie luminose tra le forme geometriche. Le analisi al Guggenheim confermano la sua presenza in quasi tutte le opere dopo il 1920, spesso associato a leganti sintetici come Ripolin.

Bianco di Zinco

COLORE: Bianco Freddo

ORIGINE: Europa

Il bianco di zinco compare in Kandinsky dopo il 1910, soprattutto nelle superfici più estese e opache. Meno coprente del piombo bianco, era usato in miscele per ammorbidire la tonalità delle campiture chiare, creando contrasti più delicati. In alcune tele del Bauhaus ha sostituito in parte il piombo bianco, riducendo il rischio di ingiallimento nel tempo.

Vermiglione

COLORE: Rosso Vermiglio

ORIGINE: Spagna, Italia

Il rosso vermiglione, presente in quantità variabili, serviva a Kandinsky per accentuare i punti di massima energia cromatica. I frammenti di vermiglione sui contorni delle forme geometriche ne aumentavano la forza visiva, creando nuclei focali di calore nel dipinto

Ocra Gialla

COLORE: Giallo Terra

ORIGINE: Europa, Asia, Oceania, Africa, America

Infine, le diverse ocra naturali (da strati di goethite) comparivano come pigmenti secondari ma essenziali per bilanciare le tinte sintetiche. Kandinsky le usava in velature leggere per fondi intermedi e per armonizzare i contrasti, ricavando un calore terrestre nelle sue composizioni astratte.

I Capolavori di Kandinsky Attraverso i Suoi Pigmenti

Per Kandinsky la tela era uno spazio orchestrato come un pentagramma, dove ogni pigmento suonava una nota cromatica. Nei suoi dipinti – da ComposizioneVII alle esplosioni astratte di Improvisation28 – i colori non si limitano a riempire forme, ma dialogano tra loro in stratificazioni di materia e luce. In questo capitolo esamineremo alcuni dei suoi capolavori per scoprire come bianchi setosi, cadmio giallo, giallo cromo, blu di Prussia, vermiglione e ocra si combinino in sinfonie visive che traducono l’emozione in colore vibrante.

Composizione VII (1913)

Tretyakov, Mosca

In ComposizioneVII, Kandinsky sovrappone strati rapidi di Cadmio Giallo e Giallo Cromo, impiegati in impasti densi che emergono come rilievi. Le campiture di blu – alternando Blu di Prussia e Oltremare sintetico – creano profondità spaziali, mentre il Bianco di Piombo stratificato funge da collante luminoso tra motivi geometrici e arabeschi. Tocchi di Vermiglione e Ocra distribuiscono punti caldi che bilanciano i toni freddi, costruendo un effetto di vibrazione simultanea: ogni pigmento mantiene la propria intensità pur fondendosi nel ritmo compositivo.

Composizione VII Kandinsky

Yellow-Red-Blue (1925)

Guggenheim Museum, New York

In questa tela iconica, i grandi campi di Cadmio Giallo si alternano a fasce di Cinabro puro, usato in strati sottili per garantire trasparenza e calore. Il Blu di Prussia, applicato a pennellate verticali, introduce un contrappunto atmosferico che ribalta il piano visivo, mentre il Bianco di Zinco crea lembi di luce opaca, smorzando la saturazione senza spegnere la brillantezza. Micro-accenni di Giallo Cromo e Ocra delineano le forme, suggerendo superfici che sembrano vibrare in un continuum di energia.

Yellow-Red-Blue kandinsky

Improvisation 28 (1912)

Museo Ludwig, Colonia

In Improvisation28, le pennellate rapide di Cadmio Giallo formano strutture danzanti su uno sfondo di Oltremare sintetico, steso in velature leggere con tocchi di Bianco di Piombo per amplificare la luminosità. Il Blu di Prussiacompare in tratti decisi che marcano i nodi compositivi, mentre il Giallo Cromo interviene con scie di luce sui margini delle forme astratte. I residui di Vermiglione, miscelati a un filo di Ocra, creano nuclei di calore che contrastano con le aree più fredde, evocando un impeto emotivo che supera la materia stessa.

Improvisation 28 kandinsky

Several Circles (1926)

Neue National Galerie, Berlino

In Several Circles, Kandinsky esibisce il potere dei pigmenti in composizioni ridotte all’essenziale. I cerchi concentrici di Cadmio Giallo e Giallo Cromo si stagliano su un fondo denso di Blu di Prussia, stratificato in velature per suggerire profondità. Il Bianco di Piombo circoscrive i cerchi con linee sottili, creando contrasti netti che esaltano la forma pura; tocchi di Ocra e di Vermiglione emergono in punti focali, rompendo la simmetria e introducendo un dinamismo inatteso. Questo uso calibrato del colore dimostra la padronanza di Kandinsky nel trasformare i pigmenti in elementi di ritmo visivo.

Several Circles Kandinsky

Usare i Colori del Maestro Kandinsky Oggi

Adottare la tavolozza di Kandinsky significa lavorare con pigmenti che suonano insieme in un concerto di luce e materia. Stratificare Cadmio Giallo, Giallo Cromo, Blu di Prussia e Vermiglione come note su uno spartito, accordare Bianco di Piombo per riflettere la luce interna e dosare Ocra per armonizzare le vibrazioni cromatiche: sono gesti che riportano la pittura al suo principio primario di relazione tra colore ed emozione. In tempi di medium sintetici e superfici uniformi, tornare a queste polveri storiche è un atto di rinascita artigiana, capace di rinnovare gli spazi con la stessa energia creativa che Kandinsky impresse alle sue forme astratte.

Sorgenti e Approfondimenti: iris.polito.it – nature.com – ndt.net