Immagina un materiale che cresce da solo, nutrito dagli scarti agricoli e in grado di costruire muri capaci di isolare termicamente e acusticamente, resistendo al fuoco e restando completamente biodegradabile. Questo non è fantascienza, ma la promessa del micelio fungino: la rete di filamenti che costituisce la struttura vegetativa dei funghi. Negli ultimi anni, startup e laboratori di ricerca hanno messo a punto tecniche per “coltivare” blocchi e pannelli di micelio, trasformando il micelio in un vero e proprio mattone vivente, capace di rigenerarsi e di coniugare prestazioni tecniche con un’impronta ambientale quasi nulla.
Da Dove Viene il Micelio?
Origini e Sperimentazioni Storiche
Il micelio è l’“apparato radicale” dei funghi: un insieme di filamenti sottilissimi, le ife, che si espandono nel substrato – terra, legno, paglia o segatura – alla ricerca di nutrienti. A differenza del corpo fruttifero (il fungo che vediamo sopra il terreno), il micelio opera sotto la superficie, secernendo enzimi che scompongono la materia organica e la trasformano in sostanze assimilabili. In edilizia, questo processo di colonizzazione viene sfruttato per “legare” insieme scarti vegetali: si mescolano spore di funghi a paglia o trucioli, si mantiene umido il composto in stampi e, dopo qualche giorno, il micelio avvolge e consolida il materiale. Una volta essiccato, quel blocco diventa leggero, isolante e resistente, grazie alla struttura fibrosa naturale del micelio, senza aggiungere resine o colle chimiche.
Il micelio è da sempre parte dell’ecosistema forestale, dove decompone la materia organica e restituisce nutrienti al suolo. Solo di recente l’uomo ha cominciato a sfruttarne le proprietà meccaniche: i primi tentativi negli anni ’90 in Olanda e Stati Uniti consistevano nel mescolare scarti di segatura con spore fungine, lasciando che in incubatori controllati il micelio colonizzasse e cementasse il substrato. Dai primi “mattoni” sperimentali a uso dimostrativo, si è passati a prodotti certificati, testati per resistenza alla compressione, all’umidità e persino agli agenti chimici. Laboratori come Ecovative Design hanno dimostrato che, abbandonata la camera di crescita, il materiale conserva la propria forma grazie a un naturale processo di essiccazione che inattiva il fungo, pur mantenendo inalterate le proprietà isolanti.
Il Micelio nella Bioedilizia Moderna
e nelle Ristrutturazioni Domestiche
Oggi il micelio si presta a due applicazioni principali. In entrambi i casi, la produzione avviene in cicli di crescita rapidi (una settimana) e con soli scarti vegetali come substrato, senza additivi chimici. La modularità dei formati e la possibilità di tagliare o fresare il materiale in fase “viva” rendono il micelio estremamente versatile per progettazioni su misura.
- Blocchi da muratura: in cantiere, cassette di legno o stampi a forma di mattone vengono riempiti con una miscela di residui agricoli (paglia, segatura) e micelio, lasciati incubare per 5–7 giorni a temperatura controllata. Il risultato è un blocco leggero, con densità di 100–200 kg/m³, conducibilità termica intorno a 0,05 W/m·K e ottime capacità fonoassorbenti. In Nord America e in Europa sono già nate case-pilota in cui questi blocchi sostituiscono in parte o del tutto laterizi e pannelli isolanti.
- Pannelli e lastre prefabbricate: per controsoffitti e rivestimenti di pareti interne, il micelio viene coltivato in matrici curve o piane, ottenendo superfici uniformi che, una volta indurite e trattate con un sottile strato protettivo naturale (olio di lino o cera d’api), resistono all’umidità e al contatto leggero. Questi pannelli si installano con fissaggi meccanici o biadesivi, offrendo un design materico e un’ottima igroscopicità.
Perchè Scegliere il Micelio Oggi?
Confronti e Considerazioni
Scegliere il micelio significa adottare un materiale che, a differenza di EPS, PUR o lana minerale, non impiega petrolio o processi energivori, si coltiva in poche ore e si smaltisce con il compostaggio. Il suo utilizzo offre inoltre un indotto per l’agricoltura locale, che fornisce gli scarti di paglia e segatura necessari al substrato.
- Rigenera CO₂ durante la crescita e ritorna alla terra al termine del ciclo, senza lasciare rifiuti.
- Offre isolamento termico e acustico comparabile ai migliori isolanti sintetici, pur essendo completamente naturale e privo di VOC.
- Resiste al fuoco grazie alla sua composizione carboniosa, ritardando la combustione e senza produrre fumi tossici.
- Si adatta a forme complesse e può essere utilizzato in design architettonici innovativi, inclusi elementi curvi e pannelli decorativi.
Il micelio è forse l’esempio più emblematico di un’edilizia che non si limita a proteggere la casa, ma rigenera l’ambiente che l’ha prodotta. Ogni mattone vivente rappresenta un ciclo virtuoso: nasce dal bosco o dalle cascine, cresce in stabilimenti a bassa tecnologia, isola termicamente e acusticamente senza danneggiare la salute, e infine ritorna al suolo come terreno fertile. Con il micelio, le pareti smettono di essere semplici involucro: diventano testimoni di un’architettura capace di convivere in armonia con la natura.
Sorgenti e Approfondimenti: infobuildenergia.it – futuroprossimo.it – repubblica.it – rinnovabili.it – notiziemondoimmobiliare.it