• Gialli Storici più Iconici

I 10 Gialli Storici più Iconici

I Pigmenti Gialli più Conosciuti ed Utilizzati

Nel mondo dei colori, il giallo ha da sempre avuto un ruolo speciale come colore primario: rappresenta la luce e il calore, la vivacità che dà vita a pareti negli affreschi e nelle decorazioni. Nel corso dei secoli, non sono molti i pigmenti gialli sono stati usati dagli artisti e dagli artigiani. È importante sottolineare che, nonostante la vasta gamma di gialli sintetici oggi disponibili, la terra gialla per eccellenza resta senza dubbio l’ocra. Questo perché, a eccezione dell’orpimento, che è un minerale raro e prezioso, tutte le terre gialle del mondo rientrano nella grande famiglia delle ocre: terre naturali composte principalmente da argilla e ossidi di ferro, capaci di offrire una gamma di tonalità calde e profonde, dalle più tenui alle più intense. Per questa ragione, prima dell’arrivo della chimica dei colori, l’ocra giallo è stato il re incontrastato della decorazione murale e della pittura artistica. 

Per questo nella selezione dei 10 gialli più iconici della storia della decorazione e dell’arte si trovano non solo i pigmenti gialli artificiali più celebri, ma anche molte delle ocre gialle storiche e pregiate d’Europa. Questi pigmenti sono stati alla base di innumerevoli opere e decorazioni, contribuendo a creare atmosfere uniche e durature nel tempo, e sono ancora oggi apprezzati per la loro autenticità e la loro naturalezza.

10°- Giallo di Cobalto

Sintetico

COLORE: Giallo Senape

ORIGINE: Francia

DATA DELLA SCOPERTA: 1848

Il Giallo di Cobalto è un pigmento di sintesi scoperto nella metà dell’Ottocento, ottenuto attraverso una combinazione chimica tra cobalto e alluminato di potassio, con l’aggiunta di elementi come arsenico o stagno nei primi procedimenti. Il risultato è una polvere giallo ocra di ottima stabilità alla luce e al calore. Pur non essendo un pigmento coprente come i gialli a base di piombo, è molto apprezzato in decorazione murale e affresco moderno per la sua stabilità chimica e compatibilità con i leganti minerali. Si distingue per la tonalità calda e leggermente terrosa, che lo rende utile nelle campiture di fondo, nelle dorature imitate e nelle mescolanze con terre naturali. Nel corso del XX secolo ha trovato un buon impiego anche in intonaci pigmentati a base di calce e in stucchi decorativi, soprattutto dove era richiesta una tonalità equilibrata tra intensità e discrezione.

9°- Giallo di Cadmio

Sintetico

COLORE: Giallo Limone

ORIGINE: Germania

DATA DELLA SCOPERTA: 1817

Il Giallo di Cadmio è un pigmento sintetico introdotto nell’Ottocento. Si ottiene dal solfuro di cadmio, un composto che dà origine a una polvere molto colorata, stabile e coprente. La scoperta è avvenuta in Germania durante ricerche sullo zinco, ma il pigmento ha cominciato a diffondersi tra pittori e decoratori qualche decennio dopo. Rispetto ai gialli tradizionali, come l’ocra o il giallo di Napoli, il cadmio offre una tinta più intensa e duratura, anche se è meno traspirante. È stato utilizzato anche nella decorazione murale del Novecento, in particolare su superfici a base di calce o intonaci moderni, per ottenere zone luminose e resistenti alla luce.

8°- Ocra Giallo di Marrakech

Naturale

COLORE: Rosso Intenso

ORIGINE: Italia, Germania

DATA DELLA SCOPERTA: XIX Secolo

L’Ocra Gialla di Marrakech è una terra naturale ferruginosa, ricca di ossidi di ferro idrati, che conferiscono alla polvere un tono giallo caldo, opaco e perfettamente equilibrato. Si estrae ancora oggi nei pressi delle colline argillose che circondano la città di Marrakech, in zone dove la presenza di ferro e minerali argillosi è particolarmente abbondante. Usata sin dall’antichità nell’architettura tradizionale marocchina, è impiegata per tingere intonaci, stucchi e calci colorate. La sua capacità di legarsi bene alla calce e di resistere agli agenti atmosferici l’ha resa ideale per la decorazione muraria esterna e interna, nei riad, nelle moschee e nei palazzi storici della regione. La tonalità di questa ocra è apprezzata per la sua profondità calda e naturale, che cambia leggermente con l’umidità e la luce, mantenendo sempre un carattere terroso e solido. In decorazione, è spesso associata ad altri pigmenti locali come le terre rosse di Fez o il nero di carbone vegetale, con cui forma contrasti armoniosi e legati alla tradizione nordafricana.

7°- Giallo di Marte

Sintetico

COLORE: Giallo Chiaro

ORIGINE: Europa

DATA DELLA SCOPERTA: 1870

Il Giallo di Marte è un pigmento sintetico della famiglia degli ossidi di ferro, sviluppato come alternativa stabile e atossica alle ocre naturali. La sua produzione avviene tramite la precipitazione controllata di sali ferrosi e ferrici, che consente di ottenere diverse gradazioni di giallo a seconda del trattamento termico e della granulometria. Rispetto alle ocre tradizionali, il Giallo di Marte presenta una tinta più regolare e prevedibile, con buona copertura e resistenza alla luce. Pur essendo un pigmento di sintesi, è completamente minerale e si comporta molto bene su supporti porosi come intonaci a calce, malte e superfici murali, dove garantisce traspirabilità e lunga durata. È stato adottato nel corso del Novecento per decorazioni murarie, stucchi colorati, tinte a calce e affreschi contemporanei, soprattutto quando serviva una versione più neutra e stabile del giallo, senza variazioni imprevedibili tipiche delle terre naturali.

6°- Giallo di Cromo

Sintetico

COLORE: Giallo Intenso

ORIGINE: Francia

DATA DELLA SCOPERTA: 1809

Il Giallo di Cromo è uno dei pigmenti più brillanti e duraturi scoperti nell’Ottocento. Si ottiene dal cromato di piombo, un composto molto stabile alla luce ma tossico, per via della presenza di piombo. Fu isolato per la prima volta in Francia, a partire dai minerali di crocoite (PbCrO₄), e divenne subito popolare tra pittori, decoratori e produttori di vernici per la sua tinta accesa e coprente. Nella decorazione murale storica veniva impiegato con cautela, soprattutto in ambienti interni e su superfici preparate con calce o colle animali. Il suo tono brillante si adattava bene a motivi floreali, filettature e dettagli architettonici. Nei manuali ottocenteschi di pittura murale, il giallo di cromo viene spesso citato tra i pigmenti “di lusso”, da usare su fondi ben protetti e in piccole quantità. Col tempo, a causa della sua tossicità, è stato sostituito da pigmenti più sicuri (come i gialli di bario, cadmio o i gialli di Marte), ma continua a essere studiato nel restauro storico, dove è ancora visibile in decorazioni liberty, trompe-l’œil e interni neoclassici.

5°- Ocra Gialla dell’Andalusia

Naturale

COLORE: Giallo Dorato

ORIGINE: Spagna

DATA DELLA SCOPERTA: I Secolo d.C

L’Ocra Gialla dell’Andalusia è una terra naturale estratta dalle formazioni argillose e ferrose tipiche dell’entroterra andaluso. È composta principalmente da limonite (FeO(OH)·nH₂O) e da argille fini, che le conferiscono un tono caldo, stabile e coprente. I giacimenti più noti si trovano tra la Sierra Morena e la zona di Almonaster, dove da secoli si estrae questa terra per uso decorativo e artistico. Usata fin dall’antichità romana per affreschi, mosaici e decorazioni murali nelle ville dell’Andalusia meridionale, quest’ocra ha continuato a essere impiegata nei secoli in architettura moresca, barocca e neoclassica. Il suo colore caldo e polveroso si integra con gli intonaci a calce tipici dell’area mediterranea, offrendo buona resistenza alla luce, traspirabilità e perfetta compatibilità con leganti naturali.

4°- Giallo Napoli

Sintetico

COLORE: Giallo Crema

ORIGINE: Italia

DATA DELLA SCOPERTA: XVII Secolo

Il Giallo di Napoli è un pigmento storico dalla tinta tenue ma riconoscibile, molto apprezzato nella pittura murale e da cavalletto tra il Seicento e l’Ottocento. Originariamente ottenuto come sottoprodotto della lavorazione di piombo, stagno e antimonio, il suo nome è legato alla scuola pittorica napoletana e alla presenza di fornaci e laboratori chimici attivi nella zona del Vesuvio. Il pigmento autentico era un pirometafosfato di piombo (Pb₂SnO₄, con varianti contenenti anche antimonio), di difficile preparazione e piuttosto tossico. Si distingueva per la buona copertura, la stabilità alla luce e una tinta calda e opaca, molto adatta alle carnagioni nei ritratti e alle velature murarie. La sua diffusione si intensificò con l’arrivo delle tecniche di pittura a olio in ambito decorativo, ma trovò impiego anche in intonaci colorati, stucchi pigmentati e tinte murarie pregiate. Molto usato da artisti come Luca Giordano, Francesco Solimena e i vedutisti veneziani, il Giallo di Napoli fu poi sostituito, nel XX secolo, da miscele commerciali più sicure (spesso a base di gialli di cadmio, bario o titanio) che portano lo stesso nome ma non hanno nulla a che vedere con la ricetta originale.

3°- Orpimento

Naturale

COLORE: Giallo Brillante

ORIGINE: Asia

DATA DELLA SCOPERTA: II Millennio a.C

L’Orpimento è un pigmento naturale formato da solfuro di arsenico, uno dei primi gialli usati nella storia dell’arte. Il suo colore acceso e brillante lo ha reso popolare in affreschi, manoscritti e decorazioni murali fin dall’antichità. Estratto soprattutto in Asia e Medio Oriente, è stato importato in Europa e trovato in miniere italiane. A causa della sua tossicità e della reattività con altri pigmenti, veniva usato con molta cautela e solo in aree specifiche della pittura. Nel campo della pittura murale, si evitava il contatto con materiali alcalini come la calce per mantenere la durata del colore. Oggi non si usa più per motivi di sicurezza, ma è ancora studiato nei restauri di opere storiche.

2°- Terra di Siena

Naturale

COLORE: Giallo Scuro

ORIGINE: Toscana (Italia)

DATA DELLA SCOPERTA: II Secolo a.C

La Terra di Siena è una di quelle terre che ti parlano al primo sguardo. È un’ocra gialla, come tante altre che si trovano in Italia, ma qui sta il suo segreto: la sua qualità è così alta, la sua resa così versatile, che ha conquistato una propria identità, diventando un colore a sé, famoso in tutto il mondo. Proprio come le grandi ocra che nascono da terre speciali, la Terra di Siena regala quel calore naturale, quel marrone che sfuma nel rosso e nel giallo, capace di trasformare ogni superficie in qualcosa di vivo e autentico. Da sempre è stata usata, non per caso: gli Etruschi e poi i Romani l’hanno scelta per i loro affreschi e intonaci, sapendo che quel pigmento resisteva al tempo, alla luce, alle stagioni. È un colore che dura e parla di tradizione. Usare la Terra di Siena significa entrare in contatto con una materia viva, che racconta una storia antica fatta di terra, sole e mani esperte. È un pigmento che non si può sostituire, che dona calore e profondità, e che nessun colore artificiale può eguagliare.

1°- Ocra Gialla di Borgogna

Naturale

COLORE: Giallo Luminoso

ORIGINE: Francia

DATA DELLA SCOPERTA: II secolo a.C

L’Ocra Gialla di Borgogna è considerata il pigmento giallo più iconico nella storia della decorazione murale. Questa terra naturale viene estratta dalle argille della regione francese della Borgogna, dove si trova una materia prima di qualità superiore. Le ocre francesi sono ritenute le migliori al mondo, più pure e stabili anche rispetto alle eccellenti ocre italiane e spagnole. Questa qualità si deve a un minerale ricco e ben bilanciato, e a una lunga tradizione di estrazione e selezione. L’ocra di Borgogna ha accompagnato per secoli la pittura e la decorazione murale in Europa, soprattutto nei lavori a calce e negli intonaci. Ancora oggi è molto usata nei restauri e nelle rifiniture che richiedono un giallo naturale, intenso e duraturo e le cave di Borgogna sono tra le poche cave di ocra giallo originale ancora in piena attività portando avanti una tradizione secolare.