Fin dall’antichità, la versatilità degli oli vegetali ha trasformato il modo di costruire e decorare gli edifici. In ambito edilizio, oli come quello d’oliva e di lino venivano incorporati nelle malte per migliorarne l’adesione e la resistenza all’umidità; nelle botteghe d’arte rinascimentali, lo stesso olio di lino divenne il medium principale per fissare pigmenti e ottenere superfici pittoriche durature.
Le tecniche di estrazione – dalla pressatura tradizionale delle olive alla spremitura a freddo dei semi di lino – e i processi di purificazione erano frutto di saperi tramandati oralmente e perfezionati con sperimentazioni empiriche. Ogni passaggio, dalla selezione delle materie prime alla temperatura di lavorazione, influiva sulle proprietà finale dell’olio: dalla fluidità del composto all’essiccazione del film pittorico.
Oggi, grazie all’analisi multiscala delle malte storiche e allo studio dei coating murali antichi, possiamo ricostruire quelle ricette artigianali e integrarle con formulazioni sostenibili. In questo contesto, l’olio vegetale non è solo un’eredità del passato, ma un punto di partenza per nuovi materiali a basso impatto ambientale e performance migliorate.
Il Ruolo Dell’Olio
Nella Nuova Edilizia Sostenibile
Additivo alle Malte
L’aggiunta di olio di lino o d’oliva in percentuali variabili (dal 2 al 5 % in peso) alle miscele di calce migliora l’adesione, aumenta l’elasticità e riduce la formazione di fessurazioni dovute al ritiro; contestualmente conferisce una certa idrorepellenza alle superfici intonacate. Integrare olio di lino nell’intonaco fresco (fresco a base di calce idrata) permette di ottenere effetti di velatura e trasparenza negli interventi decorativi murali, unendo i vantaggi dell’affresco e della tempera a olio.
Impregnante per Pietra e Legno
Miscele di olio crudo (d’oliva o di lino non essiccato) e cera d’api (rapporto 3:1) venivano applicate a caldo su pietra e legno per creare uno strato protettivo contro umidità e agenti atmosferici, preservando al contempo l’aspetto naturale del materiale.
Sigillante e Mastice Elastico
Olio ossidativo (olio di lino ad essiccazione naturale) combinato con polveri di marmo o caolino (fino al 30 % in peso) genera paste flessibili idonee a sigillare giunti murari e piccole fessure, garantendo durabilità e compatibilità chimico-fisica con i materiali storici.
Rivestimento Idrorepellente
Formulazioni a base di olio crudo e trementina vegetale (1:1 in volume) erano impiegate per impermeabilizzare strutture lignee quali travi, solai e coperture, aumentando la protezione contro l’acqua senza ostruire la traspirazione del legno.
Legante per Pitture a Olio
L’olio di lino, cotto o naturale, agisce da veicolo e filmogeno per pigmenti minerali e organici fin dal XV secolo, conferendo alla stesura una luminosità profonda, tempi di essiccazione regolabili (da giorni a settimane) e resistenza meccanica nel lungo periodo.
Vernice Finale di Fissaggio
L’olio cotto, ottenuto riscaldando olio di lino con piccole quantità di sali metallici, funziona da vernice protettiva e consolidante, applicata a pennello sulle superfici dipinte (tele, tavole o murali), esaltando cromie e garantendo una pellicola resistente a polveri e umidità.
Preparazione del Fondo Pittorico
Miscele di olio di lino e colla animale (caseina o gelatina) creano uno strato preparatorio su tele e tavole, migliorando l’adesione del colore, uniformando l’assorbimento e riducendo il “sanguinamento” dei pigmenti più solubili.
Restauro Conservativo
In restauro, emulsioni a base di olio di lino leggermente ossidato e solventi vegetali servono a sciogliere depositi organici ostinati su superfici dipinte, agendo delicatamente senza intaccare lo strato pittorico originale. L’olio di lino integrato in intonaci colorati con pigmenti naturali migliora la coesione del supporto decorativo, consentendo stesure più sottili e regolari, ideali per motivi geometrici e figurativi di piccola scala
L’Olio nell’Edilizia
L’Oro Liquido Dai Mille Utilizzi
Il viaggio alla scoperta dell’impiego degli oli vegetali in edilizia e arte ci mostra come sapienza antica e ricerca contemporanea si fondano per dare vita a materiali performanti e rispettosi dell’ambiente. I dati chimici sulle malte arricchite con olio, unite alle analisi delle pitture storiche, confermano l’efficacia di questi leganti naturali nel garantire impermeabilità, flessibilità e stabilità cromatica.
In definitiva, l’olio rimane un imprescindibile “ponte” tra passato e presente: le sue virtù naturali, facilmente combinabili con le esigenze odierne di sostenibilità, lo candidano come componente fondamentale per interventi conservativi di alta qualità e per la realizzazione di opere che guardano alla durabilità e al rispetto del patrimonio culturale.