• Terre Ocra Regno Unito

Terre Ocra Gialle e Rosse del Regno Unito

Origini e Opere

Nel Regno Unito, le terre ocra gialle e rosse hanno accompagnato la decorazione di castelli, palazzi e chiese fin dal Medioevo, trovando poi nuovi slanci nei restauri moderni e nelle sperimentazioni artistiche contemporanee. Dalle antiche miniere di Goslar e Clearwell Caves alle odierne espressioni creative con pigmenti locali, questo articolo mappa i giacimenti ancora attivi e quelli storici, mette in luce i restauri che ne hanno confermato l’uso originario e celebra le opere d’arte – da capolavori barocchi a installazioni monocrome – in cui l’ocra britannica riflette la ricchezza geologica delle isole.

Regioni Di Provenienza dell’Ocra Inglese

I Principali Luoghi d’Estrazione

Nel Regno Unito esistono numerose località storiche di estrazione dell’ocra, spesso legate a giacimenti di minerale di ferro. Tra le più note vi sono:

  • Mendips (Somerset, Inghilterra sud-occidentale) – Sulle colline dei Mendip (Winscombe, Lox Yeo Valley) vennero scavati piccolissimi giacimenti di ocra. Ad Axbridge Hill si estraeva ocra negli anni ‘20 del Novecento; similmente c’erano siti a Banwell Hill e Sandford Hill. Una grande miniera collassata esisteva a Compton Martin. Queste operazioni minoritarie giunsero fino al XX secolo.
  • Clearwell Caves (Foresta di Dean, Inghilterra sud-occidentale) – Sono tra le più antiche miniere di ocra britanniche tuttora visitabili. Lì si estrae ocra naturale da oltre 5000 anni: «Clearwell Caves are amongst the earliest and last working ochre mines in the British Isles. Ochre has been mined here for more than 5000 years». Qui tradizionalmente si trovano ocra gialla, rossa, bruna e persino viola.
  • Wick (South Gloucestershire, Inghilterra sud-occidentale) – Vicino a Bristol, la miniera di Wick fu un importante sito ottocentesco per ocra e pigmenti ferrosi. Come riporta uno studio locale, nell’area di Bristol grandi giacimenti furono lavorati a Wick (Gloucestershire) assieme a Winford nel Somerset e nelle foreste circostanti.
  • Altri siti in Inghilterra – Nel Somerset sono documentate anche miniere d’ocra attive anticamente nel “Golden Valley” (Foresta di Dean/Bristol); in Cornovaglia i residui ossidrilici di miniere di stagno (ad es. Wheal Jane) hanno dato sorgenti di ocra rossastra. Nelle Midlands e nel Galles meridionale i fanghi di trattamento delle acque di minerarie di ferro hanno generato nuovi depositi ferruginosi (trattati con progetti moderni). Non si segnalano giacimenti rilevanti in Scozia se non come sottoprodotti minerari.
Vista sulle Colline di Mendip

Vista sulle Colline di Mendip

L‘Ocra Inglese nel Restauro Storico

Sono stati individuati vari edifici storici inglesi e scozzesi in cui analisi tecniche o documenti dimostrano l’uso originale di ocra nei rivestimenti esterni:

Kew Palace (Londra/Southwest London, c.1630) – Durante i restauri degli anni ‘90 si scoprì che le facciate esterne in mattoni erano state inizialmente ricoperte con un limewash ocra-rossastra. Il ritrovamento di un tubo di grondaia rimosso rivelò lo strato sottostante di calce rossa; l’analisi di laboratorio ha identificato un pigmento fatto mescolando una terra rossa italiana e un’ocra dorata naturale. L’azienda conservativa Rose of Jericho ha creato una tinteggatura “Brick Red” appositamente per ricreare quello storico «brick red limewash applied to the external elevations of Kew Palace». Ciò conferma che sin dal XVII secolo la superficie esterna era di colore ocra-rossastro (“ruddle”).

Great Hall di Stirling Castle (Scozia) – Nella ricostruzione conclusasi nel 1999 del salone principale fu eseguita un’analisi stratigrafica della coloritura originaria: vi si trovò un notevole strato di limewash pigmentato con ocra gialla. Lo staff di Historic Scotland descrive che «they found bits of the original lime wash… In the case of Stirling, they found a significant yellow ochre layer of lime wash». Questo ha portato alla ripristino del colore giallo-ocra sulle facciate del Great Hall, coerentemente con le evidenze storiche.

Saddell Castle (Scozia) – Nel restauro del castello medievale del XVI secolo (sito Landmark Trust, completato nel 2025) sono emerse prove dirette dell’uso di ocra. Campioni di malta e intonaco originali (foto del cantiere, inverno 2024) hanno suggerito che la finitura originaria era di tonalità ocra. La relazione del team di restauro riferisce: «historic samples were uncovered during [the] harl removal process which hinted at an original ochre colour». Di conseguenza il castello è stato imbiancato con una calce pigmentata ocra-arancio, in armonia con gli indizi storici e il contesto paesaggistico locale.

Altri esempi: più in generale, numerosi edifici in mattoni o pietra d’epoca Tudor-Medievale (Hampton Court, Farnham Castle, College o manor) presentavano originariamente limewash ocra (rosso o giallo) sulle facciate) Ad esempio studi di coloriture storiche ricordano che nel Seicento i palazzi furono spesso “ruddled” con ocra rossa (come a Kew) o gialla. Anche se molti interventi successivi hanno restituito superfici biancate, le evidenze di pigmenti a base di ocra (analisi stratigrafiche) guidano oggi i restauri conservativi. Ad ogni modo, esempi moderni certificati in UK rimangono Kew (Inghilterra) e i due castelli scozzesi sopra citati, dove l’uso di ocra nelle malte è stato confermato da analisi.

Kew Palace - Londra

Kew Palace – Londra

L‘Ocra Inglese nelle Grandi Opere d’Arte

Mentre l’uso documentato di ocra pura è raro nel patrimonio pittorico classico inglese, la letteratura cita ad esempio l’adozione di terre ocra nelle paletterie inglesi antiche (imperiale George Romney usava spesso ocra gialla nei nudi; nel Rinascimento Scozzese si tingeva con ocra gialla il castle). Tuttavia, i casi certi e recenti sono quelli basati su analisi scientifiche come quelli di cui sopra (e.g. stratigrafie analitiche da restauro). Per l’arte murale contemporanea britannica, l’esempio di McCausland resta il più documentato: entrambi i suoi progetti citati hanno ricevuto copertura ufficiale sui mezzi (GOV.UK) e presentano descrizioni tecniche dei pigmenti impiegati.

Lady Hamilton di George Romney

Lady Hamilton di George Romney

Considerazioni sull’Ocra del Regno Unito

Le terre ocra del Regno Unito dimostrano come un pigmento apparentemente semplice possa radicare nel territorio e nel tempo la propria identità cromatica. Dalle cattedrali medievali alle gallerie d’arte contemporanea, l’ocra resiste come testimone di pratiche estrattive antiche e tecniche pittoriche, offrendo oggi a restauratori, bioedificatori e artisti un materiale sostenibile e ricco di storia. Recuperare questi colori naturali significa non solo onorare un lascito culturale, ma anche mantenere viva la connessione tra arte, artigianato e paesaggio.